La Camera d’appello della Corte penale internazionale (CPI) ha deciso di escludere il procuratore britannico Karim Khan dall’indagine riguardante il governo del presidente venezuelano Nicolás Maduro, in relazione a presunte violazioni dei diritti umani nel Paese sudamericano. La notizia è stata riportata dal quotidiano inglese The Independent.
Motivi di esclusione del procuratore
Secondo la Corte, esistono “motivi ragionevoli per credere” che Khan si trovi in una situazione di conflitto di interessi. I giudici di appello della CPI hanno stabilito che il procuratore deve astenersi dal caso e gli hanno concesso un termine di tre settimane per presentare una scusa formale, in conformità con la regola 35 del regolamento della Corte penale internazionale.
Richiesta di ricusazione
La richiesta di ricusazione è stata avanzata dalla Fondazione Arcadia, che ha evidenziato un conflitto di interessi legato a una “relazione familiare, professionale e gerarchica” tra Khan e sua cognata, Venkateswari Alagendra, la quale ha rappresentato il governo di Maduro, come riportato dal sito di notizie NTN24.
Indagine riguardante il Venezuela
L’Ufficio di difesa delle vittime della CPI ha sollecitato Khan a procedere rapidamente nell’indagine riguardante il Venezuela, relativa a crimini contro l’umanità, che il procuratore ha avviato nel giugno 2023.
Sospensione dell’incarico
Dal 16 maggio 2025, Khan ha temporaneamente sospeso il suo incarico a causa di un’indagine che lo coinvolge in una presunta condotta sessuale “inappropriata” nei confronti di un membro del suo team legale.