I rapporti provenienti dai media palestinesi indicano che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando verso sud-est di Deir el-Balah, una località situata nella Striscia di Gaza centrale. Questa manovra è supportata da un intenso fuoco di copertura, come riportato da Al Jazeera. L’artiglieria dell’Esercito israeliano (IDF) sta colpendo specifiche aree, tra cui Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi, tutte situate a est di Deir el-Balah. Inoltre, forti esplosioni sono state segnalate nella zona di al-Qarara, a sud di Khan Younis.
Perdite umane significative
Nel contesto di questi eventi, almeno 115 palestinesi hanno perso la vita dall’alba di ieri a causa degli attacchi condotti dall’Esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Al Jazeera ha evidenziato che questi attacchi sono avvenuti in concomitanza con l’inizio di una nuova offensiva, che ha preso avvio la notte scorsa, caratterizzata da raid su vasta scala sul territorio. Dall’inizio della settimana, a partire da domenica scorsa, il numero totale di palestinesi uccisi a seguito degli attacchi israeliani ha raggiunto almeno 370.
Crisi umanitaria in aumento
La situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi, con un aumento delle tensioni e delle ostilità tra le forze israeliane e i gruppi palestinesi. Le operazioni militari israeliane sono state oggetto di forte critica da parte della comunità internazionale, che esprime preoccupazione per il numero crescente di vittime civili e per la crisi umanitaria che ne deriva. La popolazione di Gaza vive in condizioni sempre più precarie, con mancanza di accesso a servizi essenziali e una crescente necessità di aiuti umanitari.