La notte del 20 maggio 2025, la Protezione Civile di Gaza, sotto la gestione di Hamas, ha riportato un tragico bilancio di 44 palestinesi uccisi a causa di attacchi aerei israeliani. I raid hanno colpito diverse aree della Striscia, causando un numero significativo di feriti, con un alto tasso di vittime tra donne e bambini.
Il bilancio delle vittime
Secondo quanto dichiarato da Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione Civile, le squadre hanno trasportato i corpi di almeno 44 persone negli ospedali locali. Le operazioni di soccorso sono iniziate intorno all’1:00 ora locale, corrispondente alla mezzanotte in Italia. Bassal ha descritto gli eventi come “nuovi massacri” perpetrati dall’occupazione, sottolineando la gravità della situazione nella Striscia di Gaza, dove la popolazione civile continua a subire le conseguenze del conflitto.
Le reazioni internazionali
Le notizie sulle vittime civili hanno suscitato preoccupazione a livello internazionale. Organizzazioni umanitarie e governi di vari paesi hanno espresso la necessità di una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese. La comunità internazionale ha chiesto un’indagine approfondita sugli attacchi e ha ribadito l’importanza di proteggere i civili in situazioni di conflitto.
Il contesto del conflitto
Il conflitto tra Israele e Hamas ha radici storiche profonde e complesse. Negli ultimi anni, la situazione nella Striscia di Gaza è stata caratterizzata da una crescente tensione, con frequenti scambi di attacchi tra le due parti. Gli attacchi aerei israeliani sono spesso giustificati come misure di sicurezza contro le operazioni militari di Hamas, mentre la popolazione civile paga il prezzo più alto in termini di vite umane e distruzione.
La situazione attuale richiede un’attenzione urgente e un intervento diplomatico per cercare di riportare la pace nella regione. Le immagini di devastazione e sofferenza continuano a circolare, alimentando un dibattito acceso sulla necessità di un cambiamento significativo nelle politiche adottate da entrambe le parti coinvolte nel conflitto.