L’analisi delle correnti atmosferiche e marine ha portato a nuove scoperte sul fenomeno dello scioglimento dei ghiacci in Antartide. Secondo uno studio condotto da Gemma O’Connor dell’Università di Washington e pubblicato sulla rivista Nature Geoscience il 5 marzo 2025, non sono i venti occidentali a influenzare il processo, bensì quelli che provengono da Nord. Questa scoperta segna un cambiamento significativo nelle previsioni riguardanti gli scenari climatici.
La velocità di scioglimento dei ghiacci
La rapida velocità di scioglimento delle piattaforme di ghiaccio nell’Antartide occidentale, una vasta area che si affaccia sul Mare di Amundsen, ha rappresentato un mistero per anni. I tassi di scioglimento sono risultati superiori a quanto previsto soltanto dall’aumento delle temperature atmosferiche. Le correnti marine giocano un ruolo cruciale in questo processo, poiché le correnti calde erodono la base dei ghiacci, creando lingue di ghiaccio che agiscono come supporti, ostacolando il movimento delle masse ghiacciate dal continente verso il mare.
Influenza dei venti settentrionali
Fino ad oggi, si pensava che i venti occidentali di alta quota favorissero questo fenomeno, ma senza prove concrete. Grazie a nuove simulazioni computerizzate e dati aggiornati, i ricercatori hanno finalmente chiarito la questione. I venti settentrionali influenzano le polinie, aree di mare prive di ghiaccio, che fungono da isole d’acqua all’interno della banchisa.
Modelli e meccanismi di scioglimento
I modelli elaborati evidenziano che i venti provenienti da Nord riducono la formazione di fratture nel ghiaccio, che sono essenziali per la dispersione del calore nell’atmosfera. Kyle Armour, dell’Università del Wisconsin, ha spiegato che quando i venti settentrionali limitano le polinie, si verifica una diminuzione della perdita di calore oceanico, portando a acque più calde e a un incremento dello scioglimento delle piattaforme di ghiaccio sott’acqua. Questo processo è ulteriormente intensificato dal fatto che lo scioglimento del ghiaccio, che produce acqua con una minore concentrazione di sale, attrae ulteriormente acqua calda. Si tratta di un meccanismo auto-alimentante che ha il potenziale di alterare la circolazione oceanica.
Implicazioni per il futuro climatico
Queste scoperte non solo forniscono una spiegazione più chiara per il rapido scioglimento dei ghiacci in Antartide, ma pongono anche interrogativi su come questi cambiamenti climatici possano influenzare il futuro del pianeta.