Il 2 dicembre 2025, il Consiglio comunale di Milano ha concluso una lunga maratona di discussione, durata quasi 12 ore, con l’approvazione della delibera riguardante la vendita dello stadio di San Siro. La decisione, che ha visto il voto favorevole di 24 membri, si è conclusa a notte fonda, con 20 voti contrari e nessun astenuto. Due consiglieri non hanno preso parte al voto. La formazione politica di Forza Italia, come anticipato, non era presente in aula, eccezion fatta per il consigliere Alessandro De Chirico, che ha scelto di votare contro.
Con l’approvazione della delibera, il Comune di Milano cederà il leggendario stadio Giuseppe Meazza e le aree circostanti a Inter e Milan per un importo di 197 milioni di euro. Questa operazione consente ai due club di avviare la costruzione di un nuovo impianto sportivo, mentre San Siro verrà demolito.
Dettagli sulla votazione e le dinamiche politiche
La decisione finale è stata presa con il supporto della maggioranza di centrosinistra, che ha contribuito con 24 voti favorevoli. Tra i 20 contrari, sette provenivano dalla stessa maggioranza, mentre gli altri erano espressione di Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati e un consigliere di Forza Italia. Da segnalare l’assenza al voto del capogruppo della Lista Beppe Sala Sindaco, Marco Fumagalli, che ha annunciato la sua intenzione di dimettersi. Anche Manfredi Palmeri, esponente del centrodestra, non ha preso parte alla votazione.
La discussione sulla delibera è stata caratterizzata da un numero significativo di emendamenti, ben 239, di cui solo 25 sono stati esaminati. La svolta decisiva si è verificata intorno alle 3 di notte, quando è stato approvato un sub emendamento, noto come “tagliola”, che ha comportato la decadenza di tutti gli emendamenti presentati. Successivamente, il Consiglio ha proceduto con le dichiarazioni di voto, culminando nell’approvazione della delibera.
Implicazioni future per Milano e il calcio
La vendita dello stadio di San Siro rappresenta un passo significativo per il futuro del calcio a Milano. I club, Inter e Milan, hanno manifestato l’intenzione di investire nella creazione di un nuovo stadio, che dovrebbe rispondere alle esigenze moderne e attrarre un numero crescente di tifosi e visitatori. La demolizione di San Siro, un simbolo calcistico e culturale della città, suscita sentimenti contrastanti tra i tifosi e la popolazione locale, che hanno un legame affettivo con l’impianto.
La decisione di abbattere il Meazza e costruire un nuovo stadio potrebbe anche influenzare il panorama calcistico italiano, ponendo Milano come un centro di innovazione e attrattiva per eventi sportivi di grande rilevanza. La nuova struttura potrebbe diventare un punto di riferimento per il calcio europeo, contribuendo a rafforzare la posizione di Milano nel contesto sportivo internazionale.
La questione della vendita e della demolizione di San Siro continuerà a generare dibattito e discussione tra i cittadini, i tifosi e le istituzioni, mentre i club si preparano a scrivere un nuovo capitolo nella storia calcistica della città.