Il pianeta nano Quaoar scopre una nuova luna nel suo sistema orbitale

Il pianeta nano Quaoar scopre una nuova luna nel suo sistema orbitale

Il pianeta nano Quaoar, situato ai confini del Sistema Solare, ha recentemente rivelato la presenza di una nuova luna. Questa scoperta, avvenuta il 25 giugno 2025, è stata casuale: il piccolo satellite è stato osservato mentre transitava per poco più di un secondo davanti a una stella distante. L’importante osservazione è stata pubblicata sulla rivista Research Notes della Società Astronomica Americana da un team di ricerca guidato dal Cabrillo College in California.

Possibile natura della scoperta

Attualmente non si può escludere del tutto che il nuovo satellite possa essere un altro anello, dato che Quaoar è già conosciuto per avere due anelli. Tuttavia, osservazioni precedenti effettuate con il telescopio spaziale James Webb, gestito dalla NASA, dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale Canadese, non hanno fornito alcuna prova della presenza di un anello in questa posizione. Questo porta a considerare come più probabile l’ipotesi che si tratti effettivamente di una luna.

Caratteristiche di Quaoar

Il pianeta nano si trova nella fascia di Kuiper, un vasto anello di corpi ghiacciati che si estende oltre il pianeta Nettuno. Le dimensioni di Quaoar sono circa due terzi di quelle di Plutone e il suo periodo orbitale attorno al Sole è di circa 286 anni terrestri. Attualmente, l’unica luna conosciuta di Quaoar è Weywot, scoperta nel 2007, che orbita a una distanza di circa 14.600 chilometri dal pianeta nano. Gli anelli sono stati identificati solo nel 2023 e rappresentano un mistero per gli astronomi, poiché si trovano a una distanza tale da Quaoar che normalmente avrebbero dovuto condensarsi per formare nuovi satelliti.

Implicazioni della scoperta

La recente scoperta di questa nuova luna rende il sistema di Quaoar ancora più affascinante e sfida le teorie esistenti sulla formazione di anelli e lune. La conferma della scoperta potrebbe arrivare grazie a ulteriori osservazioni da parte del JWST. Questi studi non solo forniranno informazioni più dettagliate sulla luna, ma potrebbero anche offrire nuove prospettive su come si formano i sistemi planetari nelle regioni più fredde e remote della Via Lattea.

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