Il 21 maggio 2025, il ministro della Difesa del Venezuela, Vladimir Padrino López, ha reso noto che oltre 412.000 membri della Forza Armata Bolivariana (Fanb) si sono mobilitati per garantire la sicurezza delle strutture elettorali in vista delle prossime elezioni. Queste elezioni non solo rinnoveranno l’intero Parlamento, ma includeranno anche la scelta dei governatori per i 23 Stati del Paese sudamericano, oltre al territorio conteso della Guyana Esequiba, rivendicato da Caracas e che rappresenta due terzi della superficie della confinante Guyana. La notizia è stata riportata da diverse fonti di informazione venezuelane, evidenziando l’importanza dell’operazione.
Piano Repubblica e mobilitazione militare
Padrino López ha dato il via al cosiddetto Piano Repubblica durante un evento al Paseo Los Próceres di Caracas, dove ha annunciato il dispiegamento dei 412.000 militari. In questa occasione, era presente anche il procuratore generale, Tarek William Saab, il quale ha definito il voto previsto per domenica come “strategico” per il futuro del Paese. Questo piano di mobilitazione militare evidenzia l’impegno del governo nel garantire un processo elettorale regolare e sicuro.
Tensioni e sicurezza elettorale
In un contesto di crescente tensione, Padrino López ha segnalato la presenza di “nuove minacce nazionali e internazionali”. Questa dichiarazione è giunta il giorno dopo che il governo del presidente Nicolás Maduro ha avvertito riguardo a un presunto piano di “attacchi” volto a “sabotare” le elezioni di domenica, suggerendo che la sicurezza del processo elettorale è una priorità per le autorità venezuelane. La mobilitazione delle forze armate rappresenta quindi una risposta diretta a queste preoccupazioni, sottolineando l’importanza della stabilità e della sicurezza in un periodo critico per la democrazia nel Paese.