Jimmy Kimmel è tornato in onda il 3 aprile 2025, dopo una settimana di sospensione imposta dalla rete Abc, affrontando il tema della libertà di espressione negli Stati Uniti in un contesto segnato dalla seconda era Trump. Durante il suo monologo, il comico ha trattato la controversia legata a un commento riguardante il presunto assassino dell’attivista trumpista Charlie Kirk, esprimendo chiaramente le sue posizioni senza mezzi termini.
Il ritorno di kimmel
All’ingresso nel teatro di Hollywood Boulevard a lui intitolato, Kimmel è stato accolto da un pubblico entusiasta, che ha riservato un lungo applauso e cori di sostegno. Questo ritorno in scena era atteso con particolare interesse, data la tensione che aveva caratterizzato la settimana precedente. “Non so chi abbia avuto 48 ore più strane, io o l’amministratore delegato della Tylenol. È stato travolgente”, ha esordito Kimmel, rompendo il silenzio creatosi attorno alla sua figura.
Le parole di kimmel sulla libertà di espressione
Nel suo intervento, Kimmel ha sottolineato che il governo non dovrebbe avere il potere di controllare ciò che viene detto in televisione. Ha riflettuto sulla sua responsabilità come comico, affermando di non voler cambiare le opinioni altrui, ma desiderando chiarire le sue intenzioni. “Mi importa come essere umano. Voglio che capiate che non è mai stata mia intenzione scherzare sull’omicidio di un giovane”, ha dichiarato con una voce carica di emozione.
La responsabilità e la comprensione
Proseguendo, Kimmel ha chiarito che non intendeva attribuire la colpa a un gruppo specifico per le azioni di un individuo instabile, ma piuttosto cercava di distaccarsi da tale narrazione. Ha espresso comprensione per chi si fosse sentito offeso dalle sue parole, riconoscendo il diritto alla rabbia di chi si sente colpito da tali situazioni. “Se fosse successo a parti invertite, mi sarei sentito allo stesso modo”, ha aggiunto.
Il sostegno internazionale
Kimmel ha anche voluto ringraziare il pubblico e i colleghi conduttori di altri programmi che lo hanno sostenuto in questo momento difficile. Ha menzionato il sostegno ricevuto anche da conduttori di paesi come Irlanda e Germania, sottolineando l’importanza del supporto internazionale in un clima di crescente autoritarismo. “Questo Paese è diventato così autoritario che persino i tedeschi dicono: vieni qui”, ha commentato, evidenziando la gravità della situazione.
Un appello alla libertà di parola
Ha concluso il suo intervento sottolineando che la libertà di parola è uno dei valori più apprezzati negli Stati Uniti, esprimendo rammarico per aver dato per scontato questo diritto. Kimmel ha citato il licenziamento del suo amico Stephen e la pressione sulle emittenti locali come esempi di una minaccia alla libertà di espressione. “Non è legale. Non è americano. È anti-americano”, ha affermato, concludendo con una frecciata al presidente Trump: “Ha provato in tutti i modi a cancellarmi. Invece ha costretto milioni di persone a guardare il mio programma”.