Sono entrati in orbita sette nuovi satelliti della costellazione Iride, un programma di Osservazione della Terra sostenuto dal governo italiano con un investimento superiore a un miliardo di euro provenienti dal Pnrr. Questo progetto è coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il lancio è stato effettuato alle 23:18 del 23 giugno 2025 dalla base di Vandenberg, in California, utilizzando un razzo Falcon 9 di SpaceX, nell’ambito della missione nota come Transporter 14. Tre ore dopo il decollo, il segnale dei satelliti è stato acquisito, confermando il loro corretto funzionamento, grazie al monitoraggio del Centro di controllo della missione di Argotec, situato a Torino.
I satelliti e la costellazione Iride
I sette satelliti, progettati come Heo (Hawk for Earth Observation), sono stati sviluppati da Argotec e si uniscono a Pathfinder, il primo satellite della costellazione Iride, lanciato il 14 gennaio 2025. La costellazione Iride è definita una “costellazione di costellazioni”, composta da satelliti con caratteristiche tecnologiche diverse. Con questo nuovo lancio, Iride si afferma come la principale costellazione italiana per l’osservazione della Terra e una delle più estese in Europa.
Importanza del lancio per il programma Iride
Il lancio dei sette satelliti Heo rappresenta un passo significativo per il programma Iride. Secondo Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, i dati raccolti dai satelliti saranno fondamentali per la salvaguardia del pianeta, la gestione delle risorse e la sicurezza globale. Cheli ha espresso gratitudine a tutti i team coinvolti, in particolare a Argotec, Officina Stellare, Exprivia e le altre aziende che hanno contribuito alla realizzazione di questa costellazione.
Commenti sui progressi della costellazione Iride
Teodoro Valente, presidente dell’Asi, ha sottolineato che la costellazione Iride sta finalmente prendendo forma in orbita. Ha definito questo traguardo come rilevante, evidenziando l’importanza strategica del progetto in vari ambiti. Valente ha affermato che le attività legate a Iride forniranno nuovi e potenti strumenti per monitorare la salute del pianeta, proteggere l’ambiente e affrontare i cambiamenti climatici, contribuendo a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. Ha anche evidenziato il livello di competenza raggiunto dalla filiera italiana, capace di realizzare un programma complesso in tempi rapidi.
Prospettive future per il progetto Iride
David Avino, CEO e fondatore di Argotec, ha commentato la complessità del progetto, che coinvolge molteplici variabili come produzione, tempistiche, trasporto e test. Ha sottolineato l’impegno della sua squadra nel fornire strumenti avanzati per il monitoraggio del pianeta. Avino ha annunciato che Argotec prevede di realizzare fino a 25 satelliti per Iride entro il 2026, tutti dotati di sensori ottici multispettrali, capaci di acquisire immagini in diverse lunghezze d’onda, sia nel visibile che nel vicino infrarosso.