Il 2025 si apre con una crescente tensione tra l’Europa e la Russia, con il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, che ha avvertito che il continente è “sulla via dell’escalation”. Le sue dichiarazioni fanno seguito a recenti accuse da parte di diversi Paesi dell’Unione Europea riguardo a violazioni dello spazio aereo da parte di droni e aerei russi, con i rischi di un conflitto che si fanno sempre più concreti.
Le dichiarazioni di Donald Trump sull’invio di missili
Il 23 gennaio 2025, l’ex presidente statunitense Donald Trump ha annunciato di aver preso una decisione riguardo all’invio di missili Tomahawk in Ucraina. Sebbene non abbia fornito dettagli specifici, ha espresso l’intenzione di porre domande agli ucraini riguardo all’uso previsto di tali armamenti. Trump ha cercato di minimizzare le preoccupazioni, affermando di non aspettarsi un’escalation della situazione.
Incidenti aerei a Oslo e la minaccia dei droni
Nella stessa giornata, l’aeroporto di Gardemoen a Oslo ha vissuto momenti di panico, con diversi voli ritardati e altri dirottati a causa di un presunto avvistamento di droni da parte del pilota di un aereo norvegese. L’agenzia di stampa Ntb ha riportato l’incidente, che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza aerea. Anche se le autorità non hanno confermato la presenza effettiva di droni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha descritto il fenomeno come una “grave minaccia alla nostra sicurezza”, suggerendo che i droni potrebbero provenire dalla Russia.
Le reazioni del Cremlino e le accuse di provocazione
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha risposto alle accuse europee, affermando che molti politici nel continente tendono a incolpare la Russia senza fondamento. Peskov ha definito “strana” la situazione dei droni. Nel frattempo, i servizi d’intelligence russi hanno accusato la Gran Bretagna di pianificare una “vile provocazione” contro una nave in un porto europeo, con l’intento di incolpare Mosca e giustificare ulteriori aiuti militari a Kiev. Grushko ha ribadito che l’Europa sta perseguendo un’escalation pericolosa, evidenziando le esercitazioni militari sempre più aggressive della NATO.
Attacchi e controffensive in Ucraina e Russia
Il ministero della Difesa russa ha reso noto che nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, sono stati intercettati 251 droni ucraini, di cui 40 sopra la Crimea e il resto in varie regioni della Russia e sul Mar Nero. In un incidente separato, un incendio ha colpito una raffineria a Tuapse, nella regione di Krasnodar, causando feriti. Nella regione di Belgorod, un attacco missilistico ucraino ha provocato la morte di due civili e ha lasciato 40.000 residenti senza elettricità dopo un raid su un’infrastruttura energetica. L’Aeronautica militare russa ha riferito di aver lanciato 116 droni contro obiettivi in Ucraina, colpendo una centrale nella regione di Chernihiv e causando la morte di una donna nella regione di Kherson. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la mancanza di risposte decisive da parte dei Paesi occidentali e ha sottolineato che le armi russe contengono componenti di produzione straniera provenienti da vari Paesi, tra cui Stati Uniti e Germania.