L’Agenzia Europea per la Difesa (Eda) ha reso pubblico il suo rapporto annuale riguardante la spesa per la difesa, relativo al biennio 2024-2025. Il documento, pubblicato nel mese di gennaio 2025, fornisce una panoramica dettagliata delle spese militari dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Secondo il rapporto, nel 2024 la spesa complessiva per la difesa ha raggiunto un record di 343 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Questo aumento ha portato la spesa al 1,9% del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati membri.
Investimenti senza precedenti nella difesa
Per la prima volta, gli investimenti nella difesa hanno superato la soglia dei 100 miliardi di euro, rappresentando così il 31% della spesa totale, la percentuale più alta mai registrata dall’Eda dall’inizio della raccolta dei dati. Questo significativo incremento è stato in gran parte alimentato da un aumento sostanziale degli acquisti di attrezzature militari e da un crescente impegno nella ricerca e nello <strongsviluppo tecnologico. L’Eda ha sottolineato come questo trend evidenzi la volontà degli Stati membri di rafforzare le capacità militari dell’Europa, rispondendo così alle mutate condizioni del contesto di sicurezza globale.
Il rapporto mette in evidenza che, nonostante la crescita continua della spesa per la difesa, questa rimane ancora al di sotto dei livelli raggiunti da potenze militari come gli Stati Uniti. Ciò evidenzia la necessità di investimenti costanti e di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, al fine di massimizzare l’efficienza e garantire l’interoperabilità delle forze armate europee.
Le dichiarazioni dei leader europei
Kaja Kallas, Alto Rappresentante dell’Unione Europea, ha dichiarato che l’Europa sta investendo somme record per garantire la sicurezza dei cittadini europei. Ha affermato che non ci si fermerà a questi livelli e che gli investimenti saranno diretti a vari settori, inclusi la ricerca e lo sviluppo, l’approvvigionamento congiunto e la produzione di componenti essenziali per la difesa. Kallas ha evidenziato l’importanza di continuare a incrementare la spesa per la difesa, sottolineando come il raggiungimento del nuovo obiettivo della NATO, fissato al 3,5% del PIL, richieda uno sforzo ancora maggiore, con una spesa annuale complessiva di oltre 630 miliardi di euro.
André Denk, numero uno dell’Eda, ha aggiunto che è fondamentale cooperare strettamente per trovare economie di scala e migliorare l’interoperabilità tra le forze armate degli Stati membri. Questo approccio collaborativo è visto come essenziale per affrontare le sfide della sicurezza attuale e futura, garantendo che l’Unione Europea possa rispondere in modo efficace a qualsiasi minaccia.