Partita da Barcellona la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, Greta: ‘Come può il mondo rimanere in silenzio?’

La Global Sumud Flotilla parte da Barcellona per fornire aiuti umanitari a Gaza, attirando l’attenzione di cinquemila sostenitori e coinvolgendo attivisti internazionali, tra cui Greta Thunberg.

La Global Sumud Flotilla, composta da una ventina di imbarcazioni, ha preso il largo da Barcellona il 3 settembre 2025, con l’obiettivo di forzare il blocco navale di Israele e fornire aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, martoriata dalla crisi. Questo evento ha attirato l’attenzione di circa cinquemila persone, che si sono radunate al molo Moll de la Fusta per sostenere l’iniziativa, che gli organizzatori hanno definito “la più grande missione umanitaria della storia”. Il termine Sumud, che in arabo indica resilienza e perseveranza, rappresenta per i palestinesi un simbolo di resistenza all’oppressione e di diritto a vivere nella propria terra.

Il messaggio di Greta Thunberg

Tra i partecipanti di spicco alla flottiglia figura Greta Thunberg, attivista svedese e una delle organizzatrici dell’evento, che ha sottolineato l’importanza della questione palestinese. “La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina“, ha dichiarato Thunberg poche ore prima della partenza, insieme a circa 300 attivisti, europarlamentari e personalità del mondo politico e dello spettacolo, tra cui l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau e l’attore irlandese Liam Cunningham. Thunberg ha messo in evidenza come le persone vengano private dei mezzi di sussistenza più elementari e ha esortato il mondo a non rimanere in silenzio di fronte a tale ingiustizia. Questo è il secondo tentativo di raggiungere Gaza via mare per l’attivista, dopo il fallito viaggio della nave Madleen nel giugno scorso.

Dettagli della missione e partecipazione internazionale

Le imbarcazioni partite da Barcellona, unite a quelle con 300 tonnellate di aiuti partite da Genova, rappresentano solo l’inizio della missione Global Sumud. Il 4 settembre, altre navi salperanno da Tunisia, Grecia e Sicilia, con l’intento di incontrarsi in acque internazionali e proseguire verso la Striscia di Gaza, con arrivo previsto per metà settembre. La flotta, che dovrebbe contare circa 50 imbarcazioni e 500 partecipanti provenienti da 44 Paesi, è stata descritta dall’attivista brasiliano Thiago Avila come “la più grande missione di solidarietà della storia”, superando tutti i tentativi precedenti.

Le reazioni e il contesto attuale

Israele ha già bloccato due tentativi di forzare il blocco navale di Gaza dall’inizio del conflitto. Nel giugno 2025, 12 attivisti a bordo della barca a vela Madleen sono stati intercettati a 185 chilometri a ovest di Gaza e successivamente arrestati. A luglio, un altro gruppo di 21 attivisti è stato fermato mentre tentava di avvicinarsi a Gaza a bordo dell’imbarcazione Handala. La storia del blocco navale, in vigore dal 2007, è costellata di incidenti simili.

Questa nuova missione umanitaria verso Gaza, in un contesto di crescente crisi umanitaria e di tensioni tra lo Stato ebraico e la comunità internazionale, potrebbe inasprire ulteriormente la situazione. Mariana Mortagua, parlamentare portoghese che partecipa alla missione, ha affermato che si tratta di un’azione legale secondo il diritto internazionale. Tuttavia, rimane incerto se questo principio possa impedire eventuali rappresaglie da parte di Israele.

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