La compagnia petrolifera statale del Perù, Petroperú, ha reso noto che l’Oleodotto Norperuano (Onp) ha subito una nuova fuoriuscita di petrolio. Questo incidente è avvenuto al chilometro 315+535 del tratto II, nelle vicinanze della comunità indigena Sinchi Roca, situata nella regione di Loreto. Questa regione è la più estesa del Perù, coprendo un’area di 368.851,95 km², che è superiore del 22% rispetto a quella dell’Italia.
Petroperú ha comunicato che la perforazione si è verificata il 19 marzo 2025. Nonostante l’attivazione di un piano di emergenza per sigillare il foro e contenere la fuoriuscita, il personale della compagnia non è riuscito a procedere con le operazioni di raccolta del petrolio e pulizia dell’area a causa dell’opposizione dei membri della comunità locale.
Nuovo attentato e impatto ambientale
Il 27 maggio 2025, Petroperú ha segnalato un nuovo attentato contro l’Oleodotto Norperuano. Secondo le dichiarazioni della compagnia, questo evento è stato causato dalla manipolazione intenzionale della graffa installata nel punto di perforazione del chilometro 315+535. Tale azione ha provocato una nuova fuoriuscita di petrolio nell’ambiente circostante, che ha raggiunto un torrente nelle vicinanze. La situazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’impatto ambientale e alla salute della comunità locale, già vulnerabile a causa di precedenti incidenti simili.
Le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste stanno monitorando da vicino gli sviluppi di questa vicenda, evidenziando la necessità di una gestione più responsabile delle risorse naturali e di una maggiore protezione delle comunità indigene. Petroperú ha ribadito il suo impegno a risolvere la situazione, ma la mancanza di cooperazione da parte della comunità ha complicato notevolmente le operazioni di emergenza.
Sicurezza degli oleodotti e conflitti locali
La questione della sicurezza degli oleodotti in Perù è diventata un tema cruciale, soprattutto in regioni come Loreto, dove le attività estrattive sono spesso fonte di conflitti tra le compagnie petrolifere e le comunità locali. La situazione attuale richiede un’attenzione immediata per prevenire ulteriori danni ambientali e garantire la sicurezza delle popolazioni coinvolte.