Almeno 20 vittime e 43 feriti sono il tragico bilancio dei bombardamenti russi avvenuti nella notte del 5 gennaio 2025, che hanno colpito le regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk, situate nell’Ucraina sud-orientale. Le autorità locali hanno confermato la gravità della situazione, evidenziando l’ennesimo attacco devastante.
Attacco a Zaporizhzhia
Nella regione di Zaporizhzhia, un attacco mirato a un istituto penitenziario ha provocato la morte di 16 persone e ha lasciato 35 feriti. Il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha denunciato l’azione come “un altro crimine di guerra da parte dei russi”, sottolineando l’inaudita violenza che ha colpito la popolazione civile. Le immagini e le testimonianze raccolte dai soccorritori evidenziano la devastazione e il panico che ha seguito l’esplosione.
Attacchi a Dnipropetrovsk
In aggiunta, tre attacchi distinti nella regione di Dnipropetrovsk hanno portato a ulteriori perdite, con almeno 4 morti e 8 feriti. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Lysak, ha fornito dettagli su queste aggressioni, ribadendo la necessità di una risposta internazionale a tali atti di violenza. La comunità locale è in preda a una crescente paura e angoscia, mentre le forze di emergenza continuano a lavorare per assistere le vittime.
Ripercussioni internazionali
Le ripercussioni di questi eventi si fanno sentire non solo a livello locale ma anche a livello internazionale, con richieste di condanna e di intervento da parte di vari stati e organizzazioni. La situazione in Ucraina rimane critica, mentre la comunità internazionale osserva con crescente apprensione gli sviluppi di un conflitto che sembra non avere fine.