Raid aereo israeliano colpisce un ospedale a Gaza City, diversi feriti

Israele intensifica l’offensiva a Gaza, attacchi aerei devastano ospedali e provocano morti, mentre proteste in Israele chiedono pace e il ritorno degli ostaggi.

Un attacco aereo condotto dalle forze israeliane ha devastato l’ospedale Al Ahli di Gaza City, causando la morte di almeno sette persone. L’incidente si è verificato nella mattinata del 17 agosto 2025, come riportato da Al Jazeera. Un ulteriore attacco ha colpito una tenda, portando alla morte di un giovane a Gaza City.

Israele intensifica l’offensiva

Nel contesto di un conflitto in continua escalation, Israele ha intensificato le operazioni militari, mentre la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi. Secondo il ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore sono stati registrati undici decessi dovuti alla fame, una crisi che sta colpendo duramente la popolazione locale. Le autorità israeliane stanno esercitando pressioni per lo sfollamento forzato dei palestinesi dalle aree settentrionali verso il sud della Striscia, dove sono stati istituiti campi di concentramento.

Proteste in Israele

A Tel Aviv, decine di migliaia di cittadini israeliani si sono riuniti per manifestare contro la guerra in corso e per chiedere il ritorno degli ostaggi. Le manifestazioni hanno attirato l’attenzione dei media internazionali, evidenziando il crescente malcontento tra la popolazione israeliana riguardo alla prosecuzione del conflitto. Le richieste di pace e di un cessate il fuoco sono diventate sempre più forti, mentre le famiglie degli ostaggi chiedono notizie sui loro cari.

La situazione a Gaza rimane critica, con la popolazione civile che affronta un aumento delle difficoltà quotidiane. Le organizzazioni umanitarie stanno lanciando appelli per un intervento internazionale, sottolineando la necessità di fornire assistenza a chi vive in condizioni di estrema vulnerabilità.

Con l’intensificarsi delle operazioni militari e le crescenti tensioni tra le due parti, il conflitto sembra destinato a proseguire, lasciando un segno indelebile sulla popolazione e sull’intera regione.

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