Rientra dallo spazio l’Arca di Noè russa con topi e moscerini a bordo

Rientra dallo spazio l’Arca di Noè russa con topi e moscerini a bordo

La missione russa Bion-M2 ha concluso con successo il suo viaggio, atterrando sulla Terra il 21 agosto 2025. Questo progetto, descritto come un’“Arca di Noè”, ha trasportato in orbita polare un assortimento di organismi, tra cui 75 topi, 1.500 moscerini, semi, piccoli vegetali, microrganismi e cellule. L’obiettivo principale della missione, realizzata grazie alla collaborazione tra Roscosmos e l’Accademia russa delle scienze, era quello di raccogliere dati sui potenziali effetti delle radiazioni cosmiche sui futuri astronauti.

Atterraggio e conseguenze

La capsula è atterrata nella regione di Orenburg, in Russia, ma non senza incidenti. L’atterraggio ha causato un piccolo incendio boschivo, che è stato rapidamente domato per garantire l’accesso alle squadre di recupero al modulo di discesa. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, si è registrato un decesso tra i topi: 10 dei 75 esemplari sono stati trovati morti, con le cause ancora da determinare. Oleg Orlov, direttore dell’Istituto per i problemi biomedici dell’Accademia russa delle scienze, ha avanzato diverse ipotesi, suggerendo che la mortalità possa essere attribuita a conflitti tra gli animali, in particolare poiché si trattava di topi maschi, noti per il loro comportamento aggressivo.

Esperimenti scientifici a bordo

Durante il rientro, è stato condotto anche l’esperimento ‘Meteorite’, il cui scopo è stato quello di esplorare la possibilità che la vita sulla Terra possa avere origini extraterrestri, una teoria nota come panspermia. All’interno della capsula Bion sono state collocate rocce basaltiche contenenti ceppi microbici, per testare la resistenza dei batteri agli stress termici causati dal rientro nell’atmosfera terrestre. Questo esperimento potrebbe fornire informazioni preziose sulle condizioni necessarie per la vita e sulle sue potenziali origini al di fuori del nostro pianeta.

La missione Bion-M2 rappresenta un passo significativo nella comprensione degli effetti delle radiazioni e delle condizioni spaziali sulla vita, un tema cruciale per le future esplorazioni spaziali e per la preparazione degli astronauti a viaggi prolungati nel cosmo.

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