Quello che a prima vista appariva come un semplice deposito logistico si è rivelato un vero e proprio bunker sotterraneo, sede della più grande fabbrica clandestina di sigarette mai scoperta in Italia. L’operazione, condotta il 5 marzo 2025, nei pressi di Cassino, in provincia di Frosinone, è stata portata a termine dal Gruppo della Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con i finanzieri di Frosinone. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Cassino, ha portato a un sequestro record di circa 300 tonnellate di sigarette, un arresto e numerose denunce per contrabbando aggravato. Le indagini hanno rivelato un’evasione fiscale di circa 600 milioni di euro e proventi illeciti stimati in 130 milioni di euro. Sono stati confiscati beni per un valore di 53 milioni di euro.
Un impianto sofisticato e ben camuffato
L’accesso a questa fabbrica illegale era reso possibile grazie a un sofisticato meccanismo idraulico, che nascondeva il bunker dove erano installati i macchinari e conservate enormi quantità di sigarette contraffatte. Secondo le perizie tecniche, l’impianto era capace di produrre circa 2,7 milioni di sigarette all’anno, con una capacità di circa 7,2 milioni di sigarette al giorno. Sebbene il capannone apparisse vuoto, all’interno di uno scatolone si trovava un telecomando elettrico, in grado, tramite una combinazione di tasti, di attivare leve idrauliche che sollevavano una struttura in alluminio, utilizzata come ufficio. Questo meccanismo rivelava il bunker, accessibile tramite un montacarichi e collegato a una rete di corridoi, percorsi e gallerie. La struttura era dotata di un’illuminazione adeguata e impianti di aerazione per gestire i fumi della produzione.
Nel piano interrato erano presenti anche alloggi di fortuna con 18 posti letto, bagni, docce e una sala da pranzo, dove gli operai impegnati nella produzione si alternavano per riposare. Era presente anche un’officina per le riparazioni dei macchinari. La fabbrica clandestina comprendeva tre linee di lavorazione del tabacco e confezionamento di pacchetti di sigarette, con oltre 150 tonnellate di sigarette di contrabbando pronte per essere immesse nel mercato italiano e dell’Unione Europea. I macchinari utilizzati per la produzione includevano essiccatori, etichettatrici, confezionatrici e macchine per sigillatura, oltre a oltre 170 tonnellate di precursori come 12 milioni di cartoncini contraffatti e 20 milioni di fogli laminati.
Sequestri e scoperte aggiuntive
Nei pressi della fabbrica, i finanzieri hanno rinvenuto ulteriori stabilimenti facenti parte della medesima rete logistica, dove il tabacco lavorato proveniente dall’estero veniva stoccato. Sono stati sequestrati box-storage coperti e trailer, nonché due automezzi e quattro autoarticolati, il cui valore si aggira intorno a 620 mila euro, carichi di sigarette contraffatte. Inoltre, è stato bloccato un immobile commerciale utilizzato per l’attività illecita, valutato circa 3,6 milioni di euro, insieme a sigarette di contrabbando e precursori per un valore complessivo sul mercato illegale di circa 47,4 milioni di euro.
L’operazione ha messo in luce la complessità e l’ampiezza del fenomeno del contrabbando di sigarette in Italia, rivelando una rete ben organizzata e attrezzata per sfruttare il mercato illegale, con enormi perdite per l’erario e la salute pubblica.