Un ambizioso progetto, ispirato al sistema di difesa Iron Dome di Israele, è stato presentato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 15 marzo 2025, durante una conferenza stampa nello Studio Ovale. Si tratta del Golden Dome, un’iniziativa volta a proteggere il paese da qualsiasi tipo di missile, inclusi quelli lanciati dallo spazio. Questo progetto rappresenta una delle promesse della campagna elettorale di Trump e si riallaccia a un sogno di Ronald Reagan, che non ha mai trovato i fondi necessari per la sua realizzazione.
Annuncio di stanziamento e resistenze politiche
Il presidente ha annunciato un primo stanziamento di 25 miliardi di dollari, parte di un vasto progetto di legge che deve ancora ricevere il via libera dal Congresso. Tuttavia, l’iniziativa sta affrontando resistenze da parte di alcuni membri del Partito Repubblicano, in particolare quelli più conservatori. Nelle ultime ore, Trump ha visitato Capitol Hill per sollecitare i membri del suo partito a sostenere la manovra, ma la situazione rimane complessa. Diverse voci all’interno dei repubblicani esprimono preoccupazione riguardo ai tagli alla spesa previsti, ritenuti insufficienti per finanziare le misure richieste dal presidente, e temono che ciò possa aggravare la situazione dei conti pubblici. Altri ancora sono allarmati dall’idea che tali misure possano colpire i programmi di assistenza sociale, come il Medicare, che servono un gran numero di americani per la loro copertura sanitaria.
Costi e dettagli del progetto
Se il progetto di legge dovesse essere approvato, i 25 miliardi di dollari destinati al Golden Dome rappresenterebbero solo una frazione del costo totale, che gli analisti stimano possa raggiungere i 500 miliardi di dollari e richiedere diversi anni per essere completato. Il nuovo sistema di difesa si baserà su una rete complessa di centinaia di satelliti, progettati per rilevare, tracciare e potenzialmente intercettare missili in arrivo. Il generale della Space Force, Michael Guetlein, è stato incaricato della supervisione del progetto. I membri del Partito Democratico hanno già manifestato le loro riserve riguardo all’iniziativa e al possibile coinvolgimento di Elon Musk, la cui azienda SpaceX è considerata tra le favorite, insieme a Palantir e Anduril, per ottenere contratti per la realizzazione di componenti fondamentali del sistema. Trump ha sottolineato che il Golden Dome sarà interamente realizzato negli Stati Uniti, aggiungendo che, rispetto al sistema israeliano, il suo progetto avrà una copertura molto più ampia, capace di intercettare anche missili provenienti dallo spazio.