Il benessere dei bambini nei Paesi più sviluppati ha registrato un “brusco peggioramento” a causa della pandemia da Covid-19, con un evidente declino nel rendimento scolastico, nella salute mentale e nella salute fisica. Questa è la conclusione principale del Report Card 19 dell’UNICEF, intitolato ‘Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile’, che analizza i dati del 2018 e del 2022 in 43 Paesi dell’OCSE e dell’Unione Europea. Secondo il rapporto, i Paesi Bassi e la Danimarca si confermano ai primi due posti della classifica, seguiti dalla Francia. L’Italia si posiziona al nono posto su 36 Paesi, considerando che non tutti i 43 analizzati dispongono di dati comparabili.
Il calo delle competenze scolastiche
Il report mette in evidenza che i bambini hanno subito un ritardo nelle competenze scolastiche, stimato tra i 7 mesi e un anno per quanto riguarda lettura e matematica. Un dato preoccupante è che circa 8 milioni di quindicenni, pari alla metà della fascia d’età, non sono in grado di comprendere un testo di base. La situazione è allarmante, poiché queste difficoltà scolastiche possono avere conseguenze a lungo termine sul futuro dei ragazzi. Inoltre, la salute mentale ha subito un deterioramento, con una diminuzione della soddisfazione della vita in 14 dei 32 Paesi per cui sono disponibili dati. Solo il Giappone ha mostrato un miglioramento in quest’area, segnalando una situazione contrastante rispetto agli altri Paesi analizzati.
Le sfide della salute fisica e del sovrappeso
Un’altra questione sollevata dal report riguarda l’aumento dei livelli di sovrappeso, che ha colpito 14 dei 43 Paesi, continuando una tendenza già in atto. Tuttavia, l’Italia e il Portogallo si distinguono come gli unici due Paesi in cui il tasso di sovrappeso è diminuito durante la pandemia, passando dal 29,6% al 27,3%. Questo dato suggerisce che, nonostante le difficoltà generali, ci sono stati alcuni progressi nella gestione della salute fisica dei bambini in questi Paesi. È fondamentale che le nazioni continuino a monitorare e affrontare queste problematiche per garantire un futuro più sano alle nuove generazioni.
Raccomandazioni per il futuro
Bo Viktor Nylund, direttore dell’UNICEF Innocenti, ha sottolineato che prima della pandemia i bambini affrontavano già diverse difficoltà e non avevano accesso a un adeguato supporto, anche nei Paesi ricchi. Con l’aggravarsi della situazione economica, Nylund ha esortato i governi a dare priorità a istruzione, salute e benessere dei bambini. È cruciale per garantire loro prospettive di vita migliori e una maggiore felicità, nonché per assicurare la stabilità economica delle società. La responsabilità di affrontare queste sfide ricade su tutti i Paesi, che devono lavorare insieme per migliorare il futuro dei più giovani.