Esecuzione capitale in Giappone: prima dopo luglio 2022 per un condannato

Un uomo giustiziato in Giappone segna la ripresa della pena di morte, sollevando dibattiti sulla brutalità del crimine e le polemiche sulle esecuzioni nel Paese.

Un uomo condannato a morte è stato giustiziato in Giappone, segnando la prima applicazione della pena capitale nel Paese dal mese di luglio del 2022. La notizia è stata riportata venerdì dall’emittente NHK e da altre due testate giornalistiche nazionali. Il Ministero della Giustizia giapponese, contattato dall’agenzia di stampa AFP, ha scelto di non confermare l’informazione. Secondo quanto riferito da NHK, l’individuo giustiziato era stato condannato nel 2017 per l’omicidio di nove persone.

Il caso di Shiraishi, il “killer di Twitter”

Il condannato, identificato come Shiraishi, è noto come il “killer di Twitter“. Era accusato di aver ucciso e smembrato nove persone, tutte incontrate sulla piattaforma social Twitter, ora conosciuta come X. Le vittime, in prevalenza donne con aspirazioni suicide, avevano un’età compresa tra i 15 e i 26 anni. Shiraishi attirava le sue vittime nel suo appartamento, situato nei pressi di Tokyo, promettendo di aiutarle a porre fine alle loro sofferenze. Una volta nel suo appartamento, l’uomo le uccideva e poi nascondeva i resti nei frigoriferi del suo modesto alloggio, come riportato dai media locali.

Il dibattito sulla pena di morte

La brutalità del crimine ha suscitato un acceso dibattito in Giappone riguardo alla pena di morte e alla sua applicazione. Nonostante le crescenti critiche internazionali contro la pena capitale, il sistema giuridico giapponese continua a mantenerla come una forma di punizione per i reati più gravi. Nel corso degli anni, il Giappone ha visto un numero limitato di esecuzioni, rendendo ogni evento di questo tipo particolarmente significativo e controverso.

Le polemiche sulle esecuzioni

L’ultimo caso di giustizia capitale era avvenuto nel luglio 2022, quando un altro condannato era stato giustiziato. La ripresa delle esecuzioni ha riacceso le polemiche sul tema, con attivisti per i diritti umani che chiedono una revisione della legge e una maggiore attenzione alle condizioni delle persone nel braccio della morte. La società giapponese, tradizionalmente favorevole alla pena di morte, si trova ora di fronte a una crescente pressione per riconsiderare la sua posizione su questo argomento delicato.

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