La presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni dalla carica di presidente della società. La comunicazione è stata effettuata al Consiglio di Amministrazione e al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il 5 gennaio 2025. La decisione è stata presa dopo il successo dell’Italian Global Series Festival, recentemente tenutosi a Rimini e Riccione.
Decisione di dimissioni
Sbarigia ha dichiarato che, in considerazione dei crescenti impegni legati alla sua posizione di Presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi, ha deciso di concentrare le sue energie su questo ruolo e di candidarsi alla nuova “Fondazione Maximo“. Questa fondazione, in collaborazione con Agis, avrà il compito di guidare il Festival, rappresentando per il settore audiovisivo un’importanza analoga a quella dei David di Donatello per il Cinema. “Mi trovo quindi impossibilitata a proseguire nell’incarico di Presidente di Cinecittà“, ha affermato Sbarigia, aggiungendo che le sue dimissioni sono irrevocabili.
Riconoscimenti e gratitudine
Ha colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine ai Ministri Franceschini, Giorgetti, Sangiuliano, Giuli e Franco per la fiducia accordata e ha riservato un ringraziamento speciale al Sottosegretario Lucia Borgonzoni. Sbarigia ha anche voluto riconoscere il lavoro svolto con il Consiglio di Amministrazione e il personale di Cinecittà e dell’Archivio Luce, sottolineando i risultati ottenuti in quattro anni di collaborazione, tra cui rassegne, mostre e convegni. “Da oggi dedicherò tutte le mie energie al mondo dell’audiovisivo italiano, affinché sia sempre più protagonista in Italia e nel mondo”, ha concluso.
Apprezzamenti del Ministro
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro di Chiara Sbarigia, sottolineando il suo impegno per il cinema italiano. Giuli ha formulato i migliori auguri per i progetti futuri della ex presidente, confermando il sostegno del Ministero per il settore audiovisivo. Inoltre, ha rigettato qualsiasi insinuazione che potesse collegare Sbarigia a presunti scandali legati alla governance di Cinecittà, ribadendo la necessità di mantenere il focus sul lavoro svolto e sull’importanza del sostegno al cinema italiano.
