Avs: ‘Israele revoca i visti a chi esprime critiche’

Avs: ‘Israele revoca i visti a chi esprime critiche’

Nicola Fratoianni, insieme ad altri membri del gruppo parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha ricevuto una comunicazione dall’ambasciata israeliana a Roma che segnala il divieto di ingresso in Israele. Il leader di Sinistra italiana ha riferito che, in mattinata, l’ambasciata ha informato lui e i suoi colleghi, che ad aprile erano riusciti a entrare in Cisgiordania grazie a un visto, per partecipare a incontri con attivisti palestinesi e parlamentari israeliani.

Parlamentari colpiti dal divieto

Tra i parlamentari colpiti dal divieto figurano Marco Grimaldi, Franco Mari, Peppe De Cristofaro e Angelo Bonelli. Quest’ultimo ha espresso il suo disappunto, affermando: “Non potrò andare in Cisgiordania, nei territori palestinesi. La democrazia di Netanyahu si manifesta in questo modo: fermare chi critica la pulizia etnica in atto o uccidere i giornalisti per impedire che si documenti l’orrore a Gaza“.

Situazione attuale in Israele

Attualmente, il deputato Emanuele Pozzolo, ex membro di Fratelli d’Italia, si trova in Israele, in un viaggio organizzato dall’Israel’s Defense & Security Forum. Tuttavia, i membri di Avs non possono tornare nel Paese. De Cristofaro ha denunciato la situazione in un intervento a Palazzo Madama, sottolineando: “Siamo considerati persone sgradite e ci hanno revocato i visti da passaporti di servizio. Questo mette in luce la situazione attuale e desidero sapere cosa intende fare il governo”.

Commento del vicepremier

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato la questione nel pomeriggio, durante una giornata caratterizzata da aspre polemiche tra opposizione ed esecutivo riguardo alla crisi a Gaza. “Non eravamo a conoscenza di nulla. Lo hanno comunicato ora”, ha dichiarato Tajani, aggiungendo che le decisioni riguardo a eventuali contromisure saranno prese solo dopo aver chiarito la situazione.

Critiche al governo israeliano

I rappresentanti dell’Alleanza Verdi e Sinistra ritengono difficile credere che la decisione del governo israeliano non sia influenzata dalle critiche espresse nei mesi scorsi contro le operazioni militari a Gaza. Situazioni simili si sono verificate recentemente anche per la ministra spagnola per la Gioventù, Sira Rego, e la vicepremier Yolanda Diaz, a cui Israele ha negato l’ingresso in risposta alle azioni del governo di Madrid contro il “genocidio” a Gaza, inclusi provvedimenti per rafforzare l’embargo sulle armi.

Episodi recenti di divieto di ingresso

Non si tratta di episodi isolati. A febbraio, l’europarlamentare e attivista palestinese Rima Hassan è stata bloccata mentre si trovava a bordo di un volo diretto a Tel Aviv, con una delegazione dell’Unione Europea. Successivamente, a luglio, Israele ha deciso di non rinnovare il visto al direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, Jonathan Whittall, noto per le sue denunce riguardo alle condizioni umanitarie nei territori palestinesi assediati. Infine, ad agosto, il sindaco di Barcellona, Jaume Colboni, ha ricevuto un divieto di ingresso poco prima di un viaggio in Israele, durante il quale avrebbe dovuto visitare lo Yad Vashem e incontrare i responsabili dell’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania.

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