Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente rassicurato il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, riguardo alla ripresa delle operazioni militari contro Hamas a Gaza, in seguito alla proposta di un cessate il fuoco di 60 giorni attualmente in discussione a Doha. Questa notizia è stata riportata da Channel 12. Netanyahu avrebbe dichiarato a Smotrich che, una volta terminata la tregua, Israele intende trasferire la popolazione della Striscia verso sud e instaurare un assedio al nord di Gaza. Smotrich, in cerca di garanzie, ha chiesto conferme al premier sulla ripresa della guerra a Gaza dopo la fine del cessate il fuoco.
Piano di separazione della popolazione
Nei recenti incontri riservati, Netanyahu ha delineato il piano di Israele per separare la popolazione civile di Gaza da Hamas, prevedendo di collocarla nel sud della Striscia come rifugio umanitario per consentire il proseguimento del conflitto. Il premier ha assicurato al ministro che manterrà le promesse fatte, citando il recente coinvolgimento dell’esercito israeliano nella pianificazione di operazioni contro l’Iran come motivo per cui le aspettative di Smotrich di sconfiggere Hamas non sono state soddisfatte. Secondo quanto riportato, Netanyahu avrebbe affermato: “Finora sono stato impegnato con l’Iran, ora posso assicurarmi che l’esercito segua le mie istruzioni”. Smotrich e il Ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, hanno minacciato di ritirarsi dal governo se dovesse essere raggiunto un accordo che lasciasse Hamas al potere. Entrambi i ministri sono stati convocati per discutere con Netanyahu nell’ambito degli sforzi per un accordo.
Bilancio delle vittime a Gaza
Dall’alba di oggi, il bilancio dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 23 a causa degli attacchi israeliani, secondo quanto riportato da Al Jazeera, che cita fonti mediche. In particolare, una fonte dell’ospedale Al-Shifa ha riferito che tre persone, inclusa una donna, sono state uccise in un attacco israeliano nei pressi di un’università nel sud di Gaza City.
Statistiche delle vittime
Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che il numero di vittime dall’inizio del conflitto con Israele, avvenuto il 7 ottobre 2023, ha raggiunto almeno 58.026 persone, senza distinzione tra civili e combattenti. Le fonti dello Stato ebraico hanno sottolineato che questo bilancio non può essere verificato. Secondo il ministero palestinese, donne e bambini rappresentano oltre la metà delle vittime.
Richieste dell’Autorità Nazionale Palestinese
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha esortato Hamas a rilasciare gli ostaggi israeliani e a consegnare le armi all’ANP, affermando che il gruppo islamista “non governerà la Striscia di Gaza” dopo la conclusione della guerra. Durante un incontro ad Amman con l’ex primo ministro britannico Tony Blair, Abbas ha anche richiesto il rilascio di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e un accesso senza ostacoli per gli aiuti umanitari. Inoltre, ha ribadito la richiesta di ottenere il controllo della Striscia di Gaza per l’ANP, un’idea che Israele ha sempre respinto.
Commento di Donald Trump
Infine, il 2 dicembre 2025, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato ai giornalisti di sperare che la situazione a Gaza si risolva nel corso della settimana prossima.