Le urne sono aperte dalle 7 alle 23 per le elezioni regionali nelle Marche e in Valle d’Aosta, che si svolgono oggi, 15 novembre 2025. La Valle d’Aosta, con poco più di 103.000 elettori, avrà una consultazione elettorale che si concluderà nella giornata odierna. Nelle Marche, invece, il voto si protrarrà fino alle 15 di domani, 16 novembre. Sono previste tre rilevazioni dell’affluenza: alle 12, alle 19 e alle 23.
Nelle marche, un’importante prova elettorale
Nelle Marche, oltre un milione e 325.000 cittadini sono chiamati a votare per le Regionali, un’importante prova elettorale autunnale con implicazioni nazionali. Le urne rimarranno aperte fino alle 23 di oggi e lunedì dalle 7 alle 15 per le elezioni a turno unico, senza possibilità di ballottaggio. Sei i candidati in corsa, ma la competizione principale si svolge tra il presidente uscente, Francesco Acquaroli, rappresentante di Fratelli d’Italia e sostenitore della premier Giorgia Meloni, e Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Pesaro, che ha unito il centrosinistra, incluso il Movimento 5 Stelle.
Affluenza e candidati per la presidenza
Un elemento cruciale di queste elezioni è l’affluenza al voto, che nella precedente tornata aveva raggiunto il 59,75%, con un picco a Pesaro (62,27%), città di residenza di Ricci, e il minimo a Macerata (56,60%), dove vive Acquaroli. Gli altri candidati per la presidenza della Regione sono Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) e Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).
Situazione attuale e slogan della coalizione
Cinque anni fa, Acquaroli aveva ottenuto il 49,13% dei voti (361.186 preferenze), superando di oltre 87.000 voti il candidato dem Maurizio Mangialardi (37,2%), mentre il Movimento 5 Stelle si era fermato all’8,6% con Gian Mario Mercorelli (63.355 voti). La situazione attuale è cambiata, con la coalizione progressista che si presenta unita sotto lo slogan “Un Cambio di Marche“, puntando su economia, infrastrutture e sanità. Il presidente uscente rivendica di aver invertito una tendenza negativa, implementando riforme e collaborando con il governo, dopo aver ereditato una regione in difficoltà.
Election day in valle d’aosta
La Valle d’Aosta, invece, si prepara a un vero e proprio election day. Nella sola giornata di oggi, 15 novembre, 103.233 cittadini potranno esprimere il loro voto per i rappresentanti in Consiglio regionale e, per la maggior parte, anche per i comuni, con 65 cariche su 74 da assegnare, inclusa la città di Aosta.
Il sistema elettorale della valle d’aosta
In questa regione, il centrodestra unito aspira a un risultato storico, ma dovrà fronteggiare l’Union Valdôtaine, il principale movimento autonomista, recentemente rinforzato dalla riunificazione. Il sistema elettorale della Valle d’Aosta presenta peculiarità uniche: il nuovo presidente non sarà scelto direttamente dagli elettori, ma sarà designato dall’assemblea regionale rinnovata, dopo che i partiti avranno trovato un accordo per formare una maggioranza.
Premio di maggioranza e obiettivi del centrodestra
Il sistema elettorale rimane proporzionale, con una soglia di sbarramento variabile, fissata al doppio del quoziente naturale. Nelle elezioni regionali del 2020, tale soglia si era attestata poco sotto i 4.000 voti, escludendo dalla competizione Forza Italia e Fratelli d’Italia per un margine ridotto. È previsto anche un premio di maggioranza per la lista o coalizione che ottiene almeno il 42%. Il centrodestra mira a raggiungere questo obiettivo, forte del 41,01% ottenuto alle elezioni europee dell’anno scorso, quando l’Union Valdôtaine non si era presentata.