Sparatoria in una scuola austriaca: il bilancio sale a 11 vittime

Tragedia a Graz: un giovane armato apre il fuoco in una scuola, causando dieci morti e numerosi feriti, mentre il Paese piange le vittime e avvia indagini sul possesso delle armi.

Un’orrenda tragedia ha colpito la città di Graz, la seconda più grande dell’Austria, nella mattina del 25 marzo 2025, quando un giovane armato ha fatto irruzione in una scuola, aprendo il fuoco e causando la morte di dieci persone, la maggior parte studenti. Il killer, un ragazzo di 21 anni, è stato trovato senza vita in un bagno dell’istituto, dove si è tolto la vita con un’arma da fuoco, dopo aver seminato terrore tra gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico.

Il dramma si è ripetuto, rivelando il lato oscuro della violenza giovanile e del disagio sociale. L’assalitore, un ex studente della scuola, aveva vissuto anni difficili, segnati dal bullismo, secondo le prime informazioni raccolte. La sua presenza in un luogo dove aveva subito sofferenze evidenzia il profondo disagio che lo ha spinto a compiere un gesto così estremo.

Intervento delle forze dell’ordine a Graz

La polizia, supportata da un elicottero e da squadre di soccorso, è intervenuta rapidamente nella scuola di Graz dopo che è scattato l’allerta, poco dopo l’inizio delle lezioni. Sul posto sono stati rinvenuti nove corpi senza vita, tra cui molti ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni, oltre a un’insegnante che si trovava all’esterno dell’edificio. Il numero dei feriti è inizialmente stato stimato in 28, per poi essere ridotto a 12, di cui due in condizioni critiche.

Nel corso della giornata, le autorità hanno confermato che il bilancio delle vittime era salito a dieci, includendo l’assalitore suicida. Durante una conferenza stampa, le forze dell’ordine hanno rivelato che il giovane, di nazionalità austriaca e residente a Graz, ha agito da solo, utilizzando un fucile da caccia e una pistola, entrambe in possesso legale. Ha esploso circa 40 colpi, ma il movente rimane ancora sconosciuto. Questo tragico evento si inserisce in un contesto più ampio di violenza nelle scuole, ricordando episodi noti come quelli di Columbine e Sandy Hook.

Reazioni e lutto nazionale

La notizia della sparatoria ha scosso profondamente l’Austria, riportando alla mente il trauma di un evento simile avvenuto dieci anni fa a Graz, quando un uomo alla guida di un SUV uccise tre persone e ferì altre 34. Il cancelliere Christian Stocker ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta in tutto il Paese e un minuto di silenzio previsto per mercoledì alle 10 in tutti gli uffici pubblici. Messaggi di cordoglio sono giunti da leader di tutto il mondo, tra cui la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condiviso il dolore dell’Austria, sottolineando la solidarietà tra i due Paesi. A Rimini, in Italia, la notizia è arrivata mentre la nazionale di calcio austriaca si preparava per una partita di qualificazione ai Mondiali, e i giocatori hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, indossando una fascia nera al braccio.

Identificazione delle vittime

Tra le vittime della sparatoria nella scuola di Graz vi è anche un alunno francese di 17 anni, come confermato dalla sua famiglia. Il padre ha dichiarato di essere stato informato dalla polizia nel tardo pomeriggio. Inoltre, sono stati identificati due cittadini della Bosnia-Erzegovina tra le vittime: uno studente di 17 anni e una ragazza deceduta per le ferite riportate. Un altro cittadino bosniaco è attualmente in condizioni critiche, lottando per la vita.

Indagini sul possesso delle armi

Le indagini proseguono per chiarire come l’autore della strage sia riuscito a ottenere legalmente le armi utilizzate. Artur A., il 21enne responsabile dell’attacco, aveva in dotazione un fucile a pompa e una pistola semiautomatica, entrambe rinvenute accanto al suo corpo. In Austria, per possedere legalmente un’arma è necessaria una licenza, ottenuta solo dopo un’accurata valutazione psicologica e un corso di maneggio sicuro dell’arma. Le autorità stanno esaminando se ci siano state falle nel sistema di controllo delle armi che hanno permesso a un giovane di armarsi in questo modo.

Il possesso di armi in Austria è consentito a partire dai 18 anni, e le armi da fuoco sono classificate in tre categorie. Le statistiche indicano che nel Paese sono registrate circa 1,5 milioni di armi legalmente detenute da circa 370.000 persone. Le autorità austriache hanno promesso di approfondire l’inchiesta per garantire la sicurezza e prevenire futuri eventi tragici.

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