Lula chiede ai Brics di ottenere almeno il 25% dei voti nell’Fmi

Lula al vertice dei BRICS chiede riforme per il FMI e l’OMC, promuovendo un commercio equo e sostenibile per le economie emergenti e affrontando le disuguaglianze globali.

Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha preso la parola durante il vertice dei BRICS tenutosi a Rio de Janeiro nel mese di ottobre 2025. In questa occasione, Lula ha sostenuto con fermezza la necessità di rivedere il sistema di quote del Fondo Monetario Internazionale (FMI), evidenziando che i voti dei Paesi membri dei BRICS dovrebbero rappresentare almeno il 25% del totale, rispetto all’attuale 18%.

Riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio

Lula ha messo in evidenza anche un altro tema cruciale: la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Secondo il presidente brasiliano, la paralisi dell’OMC, unita all’aumento del protezionismo, ha creato una situazione di asimmetria insostenibile per le nazioni in via di sviluppo. “Ripristinare la fiducia nell’OMC non sarà possibile senza un giusto equilibrio di obblighi e diritti che rifletta adeguatamente gli interessi di tutti i suoi membri”, ha dichiarato Lula, sottolineando l’importanza di una riforma inclusiva.

Negoziati in ambito agricolo

Un altro punto chiave sollevato dal leader brasiliano riguarda la necessità di sbloccare i negoziati in ambito agricolo e di stabilire un nuovo accordo sul commercio e il clima. Lula ha ribadito che è essenziale distinguere le politiche ambientali legittime da quelle che si mascherano da protezionismo. Queste dichiarazioni evidenziano la volontà di Lula di promuovere un commercio equo e sostenibile, che possa beneficiare non solo i grandi Paesi ma anche le economie emergenti.

Contesto globale e disuguaglianze

La posizione di Lula si inserisce nel contesto di un dibattito globale sempre più acceso sulle disuguaglianze nel commercio internazionale e sulla necessità di un sistema economico più giusto e bilanciato. La sua partecipazione al vertice dei BRICS rappresenta un passo significativo verso la promozione di riforme che possano garantire una maggiore equità per i Paesi in via di sviluppo e un futuro commerciale più sostenibile.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *