L’ex membro delle Brigate Rosse, Leonardo Bertulazzi, di 73 anni, ha ottenuto la scarcerazione e ora si trova agli arresti domiciliari a Buenos Aires, equipaggiato con una cavigliera elettronica. La decisione è stata presa oggi dalla Corte Federale di Cassazione argentina, che ha annullato la sua custodia in carcere, tenendo conto della sua età avanzata e dei problemi di salute, in particolare cardiaci e visivi.
Dettagli sulla scarcerazione
Bertulazzi avrà accesso a controlli medici regolari e sarà monitorato da una pattuglia della Polizia Federale argentina, che garantirà la sua sorveglianza 24 ore su 24. Secondo il suo avvocato, Rodolfo Yanzón, questa rappresenta una notizia positiva. La giudice Servini ha riconosciuto l’esistenza del diritto di Bertulazzi, in conformità con la Convenzione ONU, mentre si attende la decisione finale riguardante il suo status di rifugiato.
Contesto della vicenda
La vicenda di Bertulazzi si colloca in un contesto più ampio di discussione sui diritti umani e la gestione dei rifugiati in Argentina, un paese che ha storicamente accolto diversi ex membri di gruppi militanti. La decisione della Corte riflette una crescente attenzione verso le condizioni di salute degli individui in custodia, specialmente per quelli di età avanzata.
Osservazione della situazione
La situazione di Bertulazzi rimane sotto osservazione, mentre il suo caso continua a suscitare interesse sia a livello locale che internazionale.