L’Iran esegue tre condanne a morte per spionaggio a favore di Israele

L’Iran esegue tre uomini accusati di spionaggio per Israele, in un contesto di fragile tregua tra i due Paesi e crescente repressione delle attività di sicurezza nazionale.

L’Iran ha comunicato oggi l’esecuzione di tre uomini accusati di essere spie al servizio di Israele, in un momento delicato in cui una fragile tregua tra la Repubblica islamica e lo Stato ebraico è entrata in vigore. L’annuncio è stato fatto il 24 marzo 2025, a poche ore dall’esecuzione.

Dettagli sull’esecuzione

Secondo la magistratura iraniana, gli individui identificati come Idris Ali, Azad Shojai e Rasoul Ahmad Rasoul avevano tentato di importare nel Paese attrezzature destinate a compiere omicidi. Sono stati arrestati e processati per la loro presunta collaborazione con il regime sionista. La condanna è stata eseguita questa mattina, come confermato dalle autorità locali.

Luogo delle esecuzioni

Le esecuzioni si sono svolte a Urmia, una città situata nel nord-ovest dell’Iran, vicino al confine con la Turchia. Le autorità hanno diffuso fotografie dei tre uomini, vestiti con le uniformi blu del carcere, per testimoniare l’avvenimento. Solo un giorno prima, un altro uomo, anch’esso sospettato di avere legami con il Mossad, il servizio di intelligence israeliano, era stato impiccato a Teheran.

Contesto politico

L’Iran ha una lunga storia di annunci riguardanti l’arresto e l’esecuzione di presunti agenti di spionaggio al servizio di potenze straniere, in particolare Israele, considerato il nemico principale. Il governo iraniano ha dichiarato domenica che accelererà i processi legati alla sicurezza nazionale in risposta all’offensiva lanciata dallo Stato ebraico il 13 giugno. Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana, ha affermato in un’intervista alla televisione di Stato che i casi relativi alla sicurezza, inclusi quelli di supporto al regime sionista e di attività di quinta colonna, saranno trattati con maggiore urgenza.

Statistiche sulle esecuzioni

Secondo le organizzazioni non governative, l’Iran è uno dei Paesi con il più alto numero di esecuzioni capitali, subito dopo la Cina, evidenziando la severità delle politiche repressive adottate dal regime nei confronti di chi è accusato di attività di spionaggio o di opposizione al governo.

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