Il tribunale di Florencia, situata nell’Amazzonia colombiana e con una popolazione di oltre 180mila abitanti, ha emesso una sentenza di condanna per abuso sessuale nei confronti di Manuel Ranoque, il padre dei quattro bambini salvati nella giungla dopo un tragico incidente aereo. La notizia è stata riportata dal quotidiano locale El Tiempo, il quale ha specificato che la pena definitiva verrà decisa durante la prossima udienza.
Il processo e la vittima
Il processo penale, giunto oggi alla sua conclusione, ha messo in luce la gravità delle accuse rivolte a Ranoque. La vittima, la maggiore dei quattro bambini coinvolti nell’Operazione speranza, era presente a bordo del Cessna il 1 maggio 2023, quando l’aereo si schiantò, causando la morte della loro madre, del pilota e di un leader indigeno. La successiva ricerca, condotta dal generale dell’aeronautica Pedro Sánchez, attuale ministro della Difesa, si protrasse per 40 giorni. Il ritrovamento dei bambini, avvenuto grazie all’intervento del cane Wilson, suscitò un’ondata di commozione in Colombia e nel resto del mondo, nonostante il cane sia poi scomparso nella giungla senza lasciare tracce.
Le accuse e il carcere
Manuel Ranoque si trova in carcere dal 2023, a seguito delle accuse mosse dalla Procura generale colombiana. Le accuse comprendono atti sessuali nei confronti di una minorenne di 14 anni, avvenuti all’interno di una riserva indigena, e accesso carnale violento. Le violenze risalgono al 2020 e sono state aggravate dalla circostanza che la vittima fosse la figliastra di Ranoque.
La vicenda ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, non solo per la drammaticità della storia dei bambini salvati, ma anche per la gravità delle accuse contro un genitore. La prossima udienza del processo si preannuncia cruciale per stabilire la pena e chiudere un capitolo doloroso per la famiglia e per la comunità.